LA FINE DEL 2021 MERITA QUALCHE CONSIDERAZIONE
Un leggero sfogo ma solo di soddisfazione, non è ns intenzione pungere chi ha già dovuto subire qualche aculeo fastidioso. Intanto parliamo di quelli che si divertono alla fine degli incontri in call, quando tutti hanno o stanno riponendo i documenti, saltano fuori con la solita e ritrita trovata” ma il lavoro a chiamata, la concorrenza, il lavoro precario che genera, poi, non è un lavoro continuativo ecc. ecc.” BASTA sono oramai 20 anni che ci torturate, vi abbiamo dato le prove necessarie, ci avete portato in tribunale, al Ministero del Lavoro, ci avete inviato la bellezza di 39 Ispezioni tra Ispettorato e Inps che, chiaramente non ci hanno sanzionato in nulla, dimostrato che la precarietà non esiste anche ultimamente, con i conteggi scritti pubblicati ed inviati alle Regioni. Finalmente, qualcuno si è accorto che quanto da noi asserito corrisponde alla verità, si sono espressi conpassaggi importanti tipo: In base ai limiti in tema dei rapporti di lavoro di competenza dello STATO e, come richiamato dalla Autorità del Garante della Concorrenza e Mercato riportati negli atti di impugnazione, di leggi regionali con riferimento ai Contratti Collettivi di Lavoro di CATAGORIA!! E cerchiamo, di tagliare qualche passaggio conclude che: Prevede che le Imprese funebri debbano DISPORRE di 4 operatori o necrofori in possesso dei requisiti formativi, che la DISPONIBILITA’ puo’ essere assicurata secondo le diverse forme di rapporto di lavoro previste dalla normativa vigente ,tenuto conto di quanto previsto dai CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO DI CATEGORIA E’ quindi AMMESSA, coerentemente alla normativa nazionale, QUALSIASI FORMA DI LAVORO PREVISTA IN CCNL. Proseguire, significherebbe mettere il coltello nella piaga e, non lo vogliamo fare. Inoltre, attendiamo ancora che qualcuno si esprima o si difenda dall’ultimo ns scritto riguardo il CCNL POMPE FUNEBRIfirmato da FENIOF e CONFCOMMERCIO Ci auguriamo che i responsabili di questo contratto si stiano rivolgendo alla Comunità Europea emanatrice della legge fin dal 2010 recepita dall’Italia dove, le POMPE FUNEBRI SONO STATE ESCLUSE DAI TRASPOPRTI. Eppure, seguitano ad insistere facendo un muto silenzio invece di correre ai ripari prima che, qualche dipendente delle Imprese funebri faccia una VERTENZA SINDACALE di fronte, al Giudice del lavoro per APPLICAZIONE DI UN CCNL di NON CATEGORIA. Tra l’altro, qualcuno utilizza il lavoro a chiamata facendo riferimento a questo contratto che guarda caso, non vi è in esso, compresa la contrattazione collettiva per questa tipologia di assunzione. Ed adesso solo una piccola nota per i soliti furbetti convinti che, non regolarizzano le posizioni economiche e/o le quote di servizio con la relativi iscrizione e pagamento dovuteda chi utilizza il ns CCNL che, ripetiamo è riservato esclusivamente a chi aderisce come ben specificato nel contratto stesso. Qualcuno, rischia nel breve di ricevere una disdetta con diffida dall’utilizzo improprio con comunicazione organi competenti.
Convinti di avere come sempre fornito delucidazioni interessanti per la categoria, cogliamo l’occasione per augurare a tutti, un Felice anno 2022
Asnaf&As