STASI DI LAVORO, PRIMI CALDI, NESSUNA PREPARAZIONE: UNA MISCELA ESPLOSIVA!

Ci risiamo! Da qualche mese circola in Lombardia, più precisamente nella zona di Brescia, l’insistente voce che non sia possibile utilizzare i necrofori di un Centro di Servizio se, in contemporanea, questo, non invia anche il carro funebre: ciò farebbe scattare L’INTERMEDIAZIONE DI MANO D’OPERA SANZIONABILE.
Certo, fornire anche il carro funebre sarebbe auspicabile per i titolari di queste strutture: consentirebbe loro di coprire costi di leasing, manutenzione, bolli, assicurazioni, …. Non sempre questa soluzione è stata messa in atto creando qualche notevole disagio economico ai pionieri di questa tipologia di prestazioni.
Ma DOVE STA SCRITTO QUANTO SI AFFERMA? QUALE ARTICOLO DI LEGGE LO PREVEDE? CHI LO AFFERMA? E’ UNA TROVATA COMMERCIALE? SI PARLA DI NECROFORATO, DI PORTANTINAGGIO O, MEGLIO ANCORA, DI FACCHINAGGIO?
Tante sono le domande, poche le risposte se non che “il trasporto deve essere omnicomprensivo di carro funebre”. Ma come si eseguono servizi funebri in alta montagna dove il carro riesce a circolare, ma avviene tutto a spalla? E nelle piccole Isole? E in Trentino Alto Adige dove il Cimitero è attaccato alla chiesa? Tutto viene eseguito a spalla! E le tanto paventate normative per loro non valgono?
Poco tempo indietro, promossa da una Associazione Bresciana con invito rivolto anche ad una parte di imprese funebri, si è tenuta una riunione con presenza di un’altra Federazione di settore e di un rappresentante della DPL (Ispettorato) di Brescia.
Per sentito dire si auspica la fornitura del carro funebre in contemporanea con il personale, altrimenti scatterebbe l’intermediazione di mano d’opera con pesanti sanzioni sia per il Centro Servizi e per il Committente.
I casi dove scatta l’intermediazione sono tanti e regolamentati per legge: gli appalti devono essere di tipo “genuino”, devono contenere e specificare bene le operazioni, l’oggetto del contratto, chi è il responsabile, da chi prendono gli ordini gli operatori (in nessun caso dal Committente, ma solamente dal capo squadra che in quel momento rappresenta l’azienda appaltatrice del servizio).
Scoprire a seguito di ispezione operatori di un Centro che eseguono lavori di pura manovalanza, alla guida di mezzi del Committente in occasione del servizio, che provvedono al montaggio e smontaggio degli addobbi, in pratica si sostituiscono al personale diretto dell’impresa, appurare che nella fatturazione di queste prestazioni si specifica il costo di una persona e il tempo della prestazione, praticamente vendere l’uomo, queste operazioni fanno si scattare l’intermediazione di mano d’opera.
Purtroppo, molti Impresari non vogliono capire che certe prestazioni non possono essere svolte in occasione del servizio dal personale NECROFORO del Centro.
Cosa che è successa proprio ad un Centro della Bresciana.
Una nostra Associata in 3 anni ha subito 29 ispezioni in diverse zone e differenti regioni (chissà come mai?): fornisce alla imprese carri funebre e personale NECROFORO o, solamente prestazioni di NECROFORATO tutto eseguito in piena autonomia di gestione e con proprie attrezzature.
Non ha mai subito sanzioni per intermediazione di mano d’opera !!
Divulgarsi ancora rischierebbe di creare ulteriore confusione: la DPL di Brescia ha espresso un suo parere tramite l’Ispettore presente alla riunione, ma le opinioni sono discordi.
Basterebbe leggere altre affermazioni di altri Ispettori in materia o quanto scritto sempre dalla DPL di Brescia nel 2008 sull’utilizzo di personale da fornire alla imprese funebri utilizzando la voce 46 del R.D del 1923 (addobbatori di cerimonie civili e religiose).
In quella occasione, si escludeva perentoriamente un simile utilizzo poi, chissà come, nel 2013 tramite il Consiglio dei Consulenti del Lavoro ad un interpello al rivolto al Ministero del Lavoro si è arrivati ad ASSIMILARE simile categoria a quella dei PORTANTINI O VALLETTI per imprese funebri Il Ministero dice bene “assimilare”, ma, solo per via della DISCONTINUITA’ appurata nella tipologia di lavoro ed, “in mancanza della contrattazione collettiva in materia”, cosa che invece esiste fin dal 2004.
Vorremmo vedere in una causa di lavoro l’atteggiamento del GIUDICE di fronte alle rimostranze del lavoratore che lamenta una discordanza tra vera attività svolta a fronte di assunzione non specifica del settore.
Si rammenta che il 22.01.2009 è stato siglato un accordo tra il Governo e le Organizzazioni Sindacali dove si è concordato di applicare a tutti i lavoratori il proprio CCNL di SETTORE !!
A monte di diatribe, chiacchiericci, assunzioni con voucher non regolari, agenzie interinali, addobbatori, facchini, portantini, valletti, discesisti, assistenti funebri e, quanto altro che Consulenti del lavoro si inventano, il lavoro del NECROFORO è ben altro.
Sarebbe sufficiente leggerne le specifiche e le mansioni per comprendere che chiedendone l’utilizzo senza la fornitura del carro funebre, non si incorre nella intermediazione visto che sono dei professionisti.
Sono formati ed informati sulle norme per la sicurezza e in quelle comportamentali, hanno svolto corsi di psicologia, di elaborazione del lutto, sulla comunicazione empatica , su come si devono eseguire le vestizioni, il trattamento cosmetico, sono stai istruiti su come deve avvenire una trattazione commerciale con i dolenti e quanto altro vogliamo aggiungere.
NON SONO MANOVALI CHE PORTANO O SPOSTANO I PESI.
Fin quando non si riconoscerà o, non si farà riconoscere questa figura per la sua professionalità , non lamentatevi di essere oggetto di ricatti o di imposizioni fatte da chi in materia è assolutamente incompetente!
A questo punto vorremmo chiedere a chi si appresta a festeggiare i 50 anni di “anzianità” Federativa e che in ogni occasione si proclama come unico rappresentante della categoria, essendo presente alla riunione di Brescia e condividendo quanto affermato dall’ISPETTORE, se i Centri Servizio devono obbligatoriamente fornire anche il carro funebre insieme al personale non è fare un regalo all’impresa funebre che non deve neanche più spendere soldi da investire nell’azienda e così potrà abbassare i prezzi visto che non deve ammortizzare la spesa ed i costi di gestione del carro funebre?
Allora, accettate che il Centro Servizi fornisca oltre che il personale anche il carro funebre: basta avere la solita scrivania ed il telefono per fare servizi funebri ? Come mai in tante occasioni ( vedi riunioni del Consiglio della Funeraria) eravate contrari all’esistenza dei Centri di Servizio dove predicavate che sono stati la rovina del settore e, che tutti dovevano sparire??
Per favore, smettetela di fare affermazioni inesatte sull’intermediazione , di fare allarmismo gratuito: informatevi bene sulle normative in materia di lavoro che non vanno confuse con operazioni commerciali! Tanto, poi, chi decide è sempre il Giudice del Lavoro!

A disposizione
Asnaf & As

PS. Pregasi leggere la Direttiva dei Servizi Europea del 2010 che l’Italia ha recepito pubblicandone le norme sulla G.U N° 75, che ha tolto le Pompe Funebri dalla categoria dei TRASPORTI.
Tante altre sono le normative e le leggi sui contratti d’appalto e sulla loro genuinità; la riforma Biagi ha ben specificato negli appalti di servizi “a bassa intensità organizzativa e ad alta intensità di lavoro ” dove non è più indispensabile la componente materiale, ma un elevato know how”. (Ferraro Giuseppe, Diritto dei contratti di lavoro, Bologna 2011, pag. 463).





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